La tragedia della guerra raccontata dalla musica: dalle proteste di Bob Dylan alla struggenza narrativa di De Andrè, passando per la critica riflessiva di De Gregori e a quella sfrontata e corrosiva dei Doors.
La guerra è sempre stato uno degli argomenti più ricorrenti nella cultura della musica rock.
La tragicità che caratterizza la guerra si presta a narrazioni letterarie, trasposizioni cinematografiche, ma anche nella musica trova largo spazio, soprattutto a partire dagli anni '60.
In quegli anni si assiste ad una rivoluzione culturale che nel '68 tocca il suo apice. Sono gli anni in cui Bob Dylan protesta per le città americane con "Blowin in the wind"; i Beatles "fabbricano "la musica moderna consegnando album come "Sgt Pepper lonley hearts club band"; i Doors e gli altri promotori della psichedelia spopolano fra i giovani. Nel frattempo gli USA stanno combattendo la guerra in Vietnam che diventerà la prima sconfitta militare americana. Proprio il Vietnam è il leit motiv di tanta produzione musicale del periodo, dove le proteste e le contestazioni si susseguivano per tutta l'America e l'Europa.
The Unknown soldier
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